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Maschio e antisociale, l’identikit di chi maltratta animali

Studio Forestale, conferma correlazione con altri crimini

http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/animali/2016/05/26/maschio-e-antisociale-lidentikit-di-chi-maltratta-animali_36684bee-31a8-4e6a-9c49-cabe363ef4c7.html

 

Maschio nel 96{e261585656257a7fdf1258f0de6bc260e628f6c4f1589b6e7efae5bca7fac711} dei casi e minorenne nel 27{e261585656257a7fdf1258f0de6bc260e628f6c4f1589b6e7efae5bca7fac711}. E’ questo il profilo del maltrattatore o del killer di animali, per la prima volta tracciato in Italia, spesso “incline ad altri comportamenti violenti, antisociali e criminali”. E’ quanto emerso da ‘Zooantropologia della devianza’, uno studio condotto dall’associazione Link-Italia e dal Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali (Nirda) del Corpo forestale dello Stato (Cfs) su 942 “Casi Link” (in cui è accertata la correlazione tra violenza su animali e altre devianze) rilevati anche nelle carceri italiane per cui inoltre l’87{e261585656257a7fdf1258f0de6bc260e628f6c4f1589b6e7efae5bca7fac711} dei 537 detenuti intervistati ha assistito e/o maltrattato e/o ucciso animali da minorenne.ß La ricerca effettuata, sia nelle carceri, con la Polizia Penitenziaria, che in centri di recupero dalle dipendenze patologiche, comunità per minori, o di assistenza alle vittime, ha evidenziato che “l’età media in cui si manifesta la crudeltà su animali è tra i 4 e i 5 anni”. “Il maltrattamento di animali – spiega Francesca Sorcinelli, presidente Link-Italia – è una spia di pericolo sociale, sintomo di una potenziale situazione esistenziale patogena e predittiva di comportamenti devianti o criminali (come omicidio, stupro, stalking o rapina)” e che “infatti è stato inserito dall’Oms fra i sintomi del Disturbo della Condotta, che è l’anticamera del Disturbo Antisociale in età adulta”. Per questo conclude:”Le istituzioni e le organizzazioni sociali, devono educare ad atteggiamenti positivi verso gli animali”.

Dal rapporto ‘Zooantropologia della devianza’ inoltre è emerso che negli ambiti domestici dove sono maltrattati gli animali, le donne nel 65{e261585656257a7fdf1258f0de6bc260e628f6c4f1589b6e7efae5bca7fac711} dei casi evitano o rallentano l’allontanamento da casa per paura di quello che il parner abusatore potrebbe fare ai propri animali. Nel 16{e261585656257a7fdf1258f0de6bc260e628f6c4f1589b6e7efae5bca7fac711} dei casi il maltrattamento su animali ha avuto come escalation un omicidio (su persone). Infatti “il maltrattamento fisico di animali – specifica Francesca Sorcinelli, presidente LINK-ITALIA – è anche utilizzato come strumento di violenza psicologica nei confronti delle persone, per creare un clima di controllo e potere, da parte del carnefice sulla vittima umana”. Le vittime nei casi Link (correlazione violenza su animali e su persone) sono donne nel 56{e261585656257a7fdf1258f0de6bc260e628f6c4f1589b6e7efae5bca7fac711} dei casi, minori nel 28{e261585656257a7fdf1258f0de6bc260e628f6c4f1589b6e7efae5bca7fac711}, anziani nel 3{e261585656257a7fdf1258f0de6bc260e628f6c4f1589b6e7efae5bca7fac711}, uomini nel 5{e261585656257a7fdf1258f0de6bc260e628f6c4f1589b6e7efae5bca7fac711}. Per questo, conclude Donato Monaco, dirigente superiore CFS “lo studio ci fornisce ulteriori elementi per proseguire il cammino intrapreso contro la violenza sugli animali e aiuta chi si occupa di contrastare altre tipologie di reato altrettanto significative e pericolose dal punto di vista sociale”.