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“Nella letteratura scientifica internazionale il maltrattamento e/o uccisione di animali, in termini statisticamente rilevanti, sono condotte riconosciute essere specifici indicatori di Pericolosità Sociale. Una indagine condotta da LINK-ITALIA (APS) e Corpo Forestale dello Stato su un campione di 687 detenuti ha evidenziato che il 61{e261585656257a7fdf1258f0de6bc260e628f6c4f1589b6e7efae5bca7fac711} di essi ha maltrattato e/o ucciso animali da minorenne mentre il 64{e261585656257a7fdf1258f0de6bc260e628f6c4f1589b6e7efae5bca7fac711} ha maltrattato e/o ucciso animali da adulto. Fra i vari dati si rileva inoltre che il 68{e261585656257a7fdf1258f0de6bc260e628f6c4f1589b6e7efae5bca7fac711} degli autori di reato per lesioni e maltrattamento in famiglia ha maltrattato e/o ucciso animali da adulto. Sebbene tale indagine condotta su un campione allargato di 1087 Casi Link  (ossia che coinvolgono vittime animali e umane) definisca scientificamente come il Profilo Zoosadico sia strettamente correlato a omicidi, stupri, pedofilia, crimini rituali, crimini predatori, violenze domestiche su donne e minori, stalking, intimidazioni  malavitose, spaccio di droga e ogni altra condotta antisociale e/o criminale, in italia occorre ancora battersi nei tribunali e nella società per contrastare la dominante retrograda e socialmente pericolosa mentalità del << tanto sono solo animali>. Ignorare la gravità del maltrattamento di animali come grave atto da condannare di per sé e specifico indicatore di pericolosità sociale significa socialmente ignorare un bomba ad orologeria” Francesca Sorcinelli

 

L’intervista ha come obiettivo sensibilizzare la popolazione sulle implicazioni sociali del Maltrattamento e/o Uccisione di Animali.