CRIMINI CONTRO GLI ANIMALI: INFLUSSI SUI COMPORTAMENTI VIOLENTI DELLA SOCIETA’.

DOMENICA 10 GIUGNO ORE 16:15
INGRESSO GRATUITO, PALAZZINA ERIDANIA VIA BARILLA 29/A

 

Con il Veterinario MARCO VERDONE, SILVIA BUZZELLI Professore associato di diritto processuale penale presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca, il Direttore del Carcere di Gorgona CARLO MAZZERBO, autori del libro “Salvati con Nome” che vede partecipe anche l’Ass. Parma etica ASD (con un capitolo dedicato all’esperienza educativa nel carcere di massima sicurezza di Parma).

Interverranno DAVIDE ACITO, fondatore dell’associazione Action Project Animal che dal 2016 cerca di fermare la strage di cani del Festival di Yulin; e l’Ass. LINK-ITALIA (APS) costituita da Specialisti dei settori dell’educazione, prevenzione, trattamento, repressione, analisi della violenza e del crimine correlata.

 

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SAI COS’è IL FESTIVAL DI YULIN?
Pare esista dagli anni ’90, e dagli anni 2000 ha attirato molte critiche, sia in patria che in occidente.

Nella città di Yulin, situata nella Regione Autonoma di Guangxi Zhuang in Cina, ogni anno a partire dal solstizio d’estate e per i 10 giorni successivi si tiene il “Yulin Festival”, noto anche come il festival del litchee e della carne di cane. Nel sud della Cina la carne di cane viene mangiata da secoli, ma il festival è relativamente recente (secondo alcune fonti pare che sia nato negli anni ’90, a seguito dell’arrivo in città della tradizione delle periferie di mangiare carne di cane), e le autorità della zona ci tengono a sottolineare che il festival non esiste ufficialmente, ma che si tratti di piccoli gruppi di persone che si ritrovano per mangiare litchi e carne di cane. Eppure gli attivisti parlano di più di 10.000 cani uccisi ogni anno durante l’evento.

La vendita di carne di cane in Cina è legale, e vengono consumati 10 milioni di capi ogni anno. Chi ha scritto o girato reportage sul festival, intervistando i partecipanti, si è sentito più volte dire che si tratta di una tradizione, che nessuno obbliga nessuno a mangiare carne di cane e che mangiare manzo o di qualsiasi altro animale è altrettanto crudele. Alcuni osservatori in occidente hanno fatto notare che il nostro disgusto è legato alla nostra visione culturale dei cani come animali di compagnia, e che se un onnivoro si scandalizza per qualcuno che mangia cani è di base un ipocrita. Peter J. Li, insegnate all’università di Houston-Downtown, ha spiegato che la questione non è semplicemente sociologica: a livello economico il mercato della carne di cane in Cina è insignificante rispetto a quello della carne di manzo o di maiale, per cui terminare questo tipo di consumo non cambierebbe granché l’economia, mentre cambierebbe molto le condizioni sanitarie, visto che gli esemplari macellati (di cane ma anche di gatto) sono spesso malati e non vengono controllati dalle autorità, e la dimostrazione è che gli abitanti della provincia di Yulin sono tra i più colpiti dalla rabbia.